FROM "TRUTH JOURNAL" FEBRUARY - MARCH 2020
Happiness
of
Ron Lindahn
Everyone has an inner urge to be happy and free. Desires arise because we feel like something is missing. No matter how much we have it is never enough. We think that if we acquire the right things, experiences, and relationships that we will finally be complete, fulfilled, whole. Saints and sages inform us that our essential nature is already whole, that each of us is a perfect expression of Ultimate Reality. So why do we feel separate, limited, incomplete? In the Yoga-Sutras, Patanjali reports that the cause of our suffering and obstacle to Self-realization, is ignorance. Ordinary states of consciousness are fragmented, lacking focus, under a kind of magic (maya, the sense of illusion) spell, an enchantment. Under the spell of maya we identify with a mind-body, a character, a persona. We create and develop the attributes and characteristics of the role we play: choosing how we spend our time and with whom, where we live and work, and what is most important. We become so engrossed in our creation that we lose touch with our true essence as an inseparable expression of Ultimate Reality—the immutable observer in this adventure of life. According to Patanjali, we can break the spell of limitation and separation. We regain happiness, Self-awareness, and liberation, through the simple practice of Kriya Yoga. Through attentive self discipline, regular meditation, and learning about our true nature and our relationship with God/Ultimate Reality, we come to the realization of our intimate interconnection with all life. Then we experience true happiness, contentment, health, and total freedom.
DAL "TRUTH JOURNAL" FEBBRAIO - MARZO 2020
Felicità
di
Ron Lindahn
Ognuno ha un bisogno interiore di essere felice e libero. I desideri sorgono perché sentiamo che manca qualcosa. Non importa quanto ne abbiamo, non è mai abbastanza. Pensiamo che se acquisiamo le cose, le esperienze e le relazioni giuste, saremo finalmente completi, realizzati. Santi e saggi ci informano che la nostra natura essenziale è già completa e che ognuno di noi è una perfetta espressione della Realtà Suprema. Quindi, perché ci sentiamo separati, limitati, incompleti? Negli Yoga-Sutra di Patanjali insegnano che la causa della nostra sofferenza e l'ostacolo all'autorealizzazione di Dio, è l'ignoranza. Gli stati ordinari di coscienza sono frammentati, privi di concentrazione, sotto una sorta d'incantesimo magico (maya, il senso dell'illusione), un incantesimo. Sotto l'incantesimo di maya ci identifichiamo con un corpo-mente, un personaggio, una persona. Creiamo e sviluppiamo gli attributi e le caratteristiche del ruolo che svolgiamo: scegliere il modo in cui trascorriamo il nostro tempo e con chi, dove viviamo e lavoriamo, e ciò che è più importante per noi. Diventiamo così assorti nella nostra creazione, che perdiamo il contatto con la nostra vera essenza come espressione inseparabile della Realtà Suprema, l'osservatore immutabile in questa avventura della vita. Secondo Patanjali, possiamo spezzare l'incantesimo di limitazione e separazione. Ritroviamo felicità, autocoscienza e liberazione, attraverso la semplice pratica del Kriya Yoga. Attraverso un'autodisciplina attenta, una meditazione regolare e l'apprendimento della nostra vera natura e della nostra relazione con Dio / Realtà ultima, arriviamo alla realizzazione della nostra intima interconnessione con tutta la vita. Pertanto, sperimentiamo la vera felicità, contentezza, salute e totale libertà.